Quasi due miliardi di persone sono costrette a restare nei loro appartamenti a causa dell’emergenza Coronavirus. Le norme sul distanziamento sociale hanno difatti limitato le comunicazioni tra gli individui. In caso di lontananza fisica, l’unico modo per conversare con amici, parenti o colleghi di lavoro sono le chat di messaggistica. Tra queste, ovviamente WhatsApp è in prima linea.
Il virus Sarc-CoV-2 ha creato una pandemia globale. Le norme di isolamento per arginare la diffusione del virus hanno prodotto un’adozione sempre maggiore dei servizi online. Proprio in queste ore si stanno venendo a creare i primi problemi per questa conseguenza.
Le persone che utilizzano WhatsApp aumentano di giorno in giorno. Sempre più sviluppatori, a questo proposito, sono in allarme per una possibile tenuta della piattaforma.
La prima voce di allarme è stata data da Mark Zuckerberg la scorsa settimana. Il fondatore di Facebook nonché proprietario di WhatsApp ha sottolineato come, a lungo andare e con questi ritmi, i server della chat potrebbero non reggere e potrebbero addirittura fondersi. Di conseguenza, si verrebbe a creare un blackout clamoroso.
Anche se difficile, questa possibilità non può essere sottovaluta. I numeri parlano di un traffico record per WhatsApp. Per avere un termine di paragone appropriato, in questi giorni il numero dei messaggi riesce a raggiungere costantemente nuovi picchi. Se di solito il record delle interazioni durante gli scorsi anni veniva raggiunto nel giorno del 31 Dicembre, in queste settimane i dati ricorrenti del Capodanno sono stati ampiamente superati.