Il termine 6G diventerà di uso comune a breve termine a seguito di una fruttuosa fase di sperimentazione che insedierà un network inneggiante la rivoluzione della rete. L’attuale e demonizzato 5G inizierà a perdere di significato soltanto nel 2030 ma esistono già dei presupposti fondati per parlare di fantascienza informatica.
Le ultime novità disegnano una situazione paradossale, al limite della letteratura cinematografica. Il progresso si concretizzerà con l’arrivo di una rete 6G già in fase di analisi in diversi Paesi del mondo. Le indiscrezioni sono tante e preannunciano un cambiamento epocale sul piano della gestione dei servizi online.
6G è già in sviluppo: amara sconfitta per il 5G
Location come Finlandia, Cina e Giappone sono già in posizione di vantaggio per quanto riguarda la sperimentazione del network 6G. Studi e sviluppi lasciano spazio a fondate premesse circa la realizzazione di qualcosa di epico.
Secondo molti sviluppatori si parlerà di un accesso alle risorse online senza precedenti per velocità e qualità dei servizi. Il capo sviluppatore del team di Helsinki, tale Mika Rantakokko ha così descritto sommariamente il profilo della connessione:
“Non sappiamo ancora cosa permetteranno con esattezza, ma è altamente probabile che la latenza sarà pari a zero e questo vorrà dire avere tutta la potenza di calcolo del cloud e i suoi immensi archivi letteralmente in tasca. Immagini cosa significa poter accedere non ad un solo servizio gestito da un’intelligenza artificiale ma avere la più potente delle Ai che monitora secondo dopo secondo quel che facciamo consigliandoci e guidandoci”.
Il tema centrale resta quindi la cosiddetta Intelligenza Artificiale, destinata a sostituire progressivamente l’azione dell’uomo in alcuni reparti professionali secondo quelle che sono le ultime considerazioni.