Dopo il lungo braccio di ferro tra Cina e USA attorno a varie tematiche, ci sono stati diversi strascichi che non hanno favorito il commercio mondiale. In particolare, la Cina si è molto irrigidita dal punto di vista delle regole di import-export dei prodotti, poiché la già scarsa reputazione della macchina burocratica cinese ha imposto regole e dazi doganali più severi.
La dogana è un ente che ogni Stato usa come filtro sul controllo delle merci e delle persone che entrano o escano dai confini. L’UE ha un sistema abbastanza informatizzato, mentre la Cina presenta una situazione molto più macchinosa e lenta che rischiano di bloccare un prodotto o addirittura delle persone in transito per mesi per soddisfare i controlli. Va da sé che in questo periodo di quarantena l’acquisto da siti cinesi come AliExpress o Gearbest può diventare problematico o comportare costi inaspettati.
Dazi doganali: attenzione ai siti come Gearbest, AliExpress o Wish
Si parla ovviamente di spedizioni che vanno o vengono fuori dell’Unione Europea, e più o meno il supporto normativo che trovate sui siti dei vari corrieri o altri servizi online è complessivamente adeguato a fugare ogni nostra perplessità.
Ad ogni modo se dobbiamo preparare una spedizione verso la Cina dobbiamo preparare due fondamentali documenti come: la fattura commerciale e la dichiarazione di libera esportazione. Quest’ultimo documento carica di fatto tutta la responsabilità sul mittente riguardo alla natura della merce e alla sua conformità alle leggi del paese ricevente il pacco. A questi due documenti basilari va aggiunto:
- China Compulsory Certification, una certificazione di qualità e sicurezza obbligatoria per determinati prodotti reperibile al sito della China National Certification and Accreditation (CNCA);
- Customs Registration (CR) e Power of Attorney (POA), altrimenti detti numero di registrazione doganale e la relativa procura sono determinanti quando la merce viene spedita.
I dazi doganali sono in genere una percentuale sul valore della fattura o, in alternativa è basato su peso o numero dei colli che compongono la spedizione, che va riscosso direttamente in dogana. L’unica eccezione che evita il pagamento del dazio avviene in caso di situazioni specifiche che coinvolgano organi internazionali.
Per conoscere quanto si deve pagare in Cina basta consultare il Market Access Database della Commissione Europea, nella pagina Tariffs and Rules of Origin. In quest’ultima è infatti possibile compilare il form indicando il codice doganale e il paese di destinazione.