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Fake news: nuovo algoritmo Facebook, funziona nel 95% dei casi

Facebook prenderà provvedimenti per gli utenti che diffondono la disinformazione a causa delle teorie cospirative relative alla pandemia del coronavirus. Questo è quanto annunciato dal CEO Mark Zuckerberg.

Gli utenti che pubblicano contenuti falsi e pericolosi sul social network saranno guidati verso informazioni ufficiali dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Inoltre, è in arrivo un nuovo algoritmo con una nuova sezione chiamata Get The Facts. Lo scopo è smascherare cospirazioni più popolari. “Attraverso questa crisi, una delle mie massime priorità è assicurarmi di vedere informazioni accurate e autorevoli su tutte le nostre app”, ha scritto Zuckerberg in un post.

Con la nuova funzione, i messaggi collegheranno le persone con la pagina Mythbusters dell’OMS, che descrive nel dettaglio perché una serie di affermazioni sul Covid-19 non sono vere. La società afferma che l’obiettivo è cercare di fermare la diffusione della disinformazione. Come sappiamo basta poco per diffondere una notizia ovunque con l’avvento di Internet.

Facebook: nuovo algoritmo contro le fake news, prese di mira le teorie cospirative

Guy Rosen, vicepresidente, ha dichiarato: “Vogliamo mettere in contatto persone che potrebbero aver interagito con informazioni dannose sulla disinformazione del virus con la verità proveniente da fonti autorevoli, nel caso in cui vedessero o sentissero di nuovo queste affermazioni su Facebook. Le persone inizieranno a vedere questi messaggi nelle prossime settimane.”

Facebook e altri social stanno affrontando scrupolosamente il fenomeno delle fake news. Ad esempio, tra le teorie più note c’è quella che associa il COVID-19 al 5G. Facebook ha dichiarato di aver indirizzato più di due miliardi di persone alle fonti ufficiali attraverso il centro informazioni e mostrando avvisi su circa 40 milioni di post valutati almeno in parte falsi. Questi avvisi funzionano, il 95% degli utenti non ha continuato a visualizzare il contenuto segnalato.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano