Google si unisce ad Apple per richiedere l’onestà con gli abbonamenti alle app. Una nuova norma di Google Play vieta le app che usano un linguaggio ingannevole o immagini per indurti ad abbonarti. Le app ora devono essere chiare sui costi, sulla frequenza e sui termini di un piano, incluso se ci sarà o meno un rinnovo automatico. Dovrebbero inoltre delineare le funzionalità che è possibile utilizzare senza un abbonamento e spiegare come annullare il servizio prima della scadenza del periodo gratuito.
La compagnia ha migliorato l’approccio del Play Store agli abbonamenti in modo che siano chiari e limpidi con gli utenti. Ora riceverai un promemoria via e-mail
prima della scadenza della tua offerta di prova o di introduzione, nonché per eventuali piani che durano 3, 6 o 12 mesi. Il checkout ora è più trasparente e verrai avvisato se elimini un’app con un abbonamento attivo.Mentre Google afferma che ciò ha lo scopo di offrire ai creatori di app “abbonati più impegnati” che non chiedono rimborsi, questo è anche un avvertimento non troppo sottile per i truffatori e altri che utilizzano offerte intenzionalmente fuorvianti. Dovrebbe essere più difficile sfruttare le persone che dimenticano di annullare un servizio, per non parlare della pressione che con cui determinate app ti spingono a iscriverti ai servizi che non ti servono.