Gli utenti sono imbufaliti di fronte alla notizia che corre veloce sul web. Lo stesso web dove circolano, stando ai dati, quotidiani e riviste gratis che fanno lievitare perdite per diversi milioni di euro all’anno. Si teme un blitz delle autorità all’interno dei canali con gli utenti ora preoccupati ed allo stesso tempo arrabbiati per una decisione confermata ora da un comunicato stampa datato 14 Aprile 2020.
La richiesta avanzata dal Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti, rischia di essere accolta con parere di positività dai massimi esponenti dell’Autorità Garante per le Comunicazioni
che prendendo in considerazioni i punti chiave dell’esposto potrebbe decidere di dire addio Telegram sulla base di documentate azioni illecite.Oltre 580.000 utenti appartenenti a gruppi segreti e canali pirata rischiano di vedersi chiudere le porte in faccia alla possibilità di attingere al traffico di ebook e giornali locali regolarmente e quotidianamente pubblicati online nel nuovo Dark Web.
Allo stato attuale i canali Telegram monitorati sono una decina e contano importanti aumenti di iscritti con un volume del +46% rispetto al trimestre precedente. In numeri sono oltre l’88% gli incrementi delle testate online diffuse in via del tutto illecita. Le stime di perdita pare ammontino a ben 670.000 euro al giorno per un complessivo annuale che sfiora i 250 milioni di euro a danno degli editor.
Si ricordi che l’anno scorso la Polizia Postale è riuscita a punire 10.000 trasgressori con multe da 24.000 euro per aver scaricato riviste online dal proprio telefono anziché acquistarle legalmente tramite i canali ufficialmente riconosciuti.