Le statistiche forniscono informazioni precise circa il motivo per cui Internet lento stia rappresentando il male minore per una popolazione costretta alla quarantena inoltrata. I dati parlano chiaro con il boom delle connessioni che ha toccato punta +400% in meno di 30 giorni esatti a partire dalla dichiarazione dello stato di isolamento sanitario.
Allo scopo di garantire l’accesso pubblico ai canali online ed ai servizi i gestori hanno deciso di limitare la banda Internet senza strafare con gli speed test. La rapidità di accesso alle informazioni online è diminuita ma continua a funzionare dopo il potenziamento della rete imposto dal Decreto Cura Italia. Si teme per un probabile switch-off della rete, ma è solo opinione personale dopo le dichiarazioni della Ministra per l’innovazione digitale Paola Pisano che ha finalmente chiarito la posizione dei provider.
Tranne che per un paio di occasioni non c’è stato modo di assistere ad un vero switch-off a lungo termine della rete. Le infrastrutture a supporto della connettività sono state attivate in poche ore con uno spegnimento programmato che non ha causato particolari disagi. Le difficoltà sono state superate e di fatto si naviga normalmente sia in caso di smart working che di semplice connettività ai servizi Internet più comuni come la navigazione, lo streaming, il gaming e l’uso delle app di messaggistica e condivisione.
Nelle parole della ministra Pisano veniamo tutti rassicurati sul fatto che:
“Il collasso della rete non dovrebbe accadere, è molto difficile… tecnicamente ci sono tutti i mezzi per non far collassare il web”.
Un down Internet è dunque altamente improbabile dopo le imposizioni per la cablatura di nuovi impianti ed il lancio di nuovi satelliti per la comunicazione 3G/4G e 5G su tutto il territorio nazionale. Teniamo duro mentre il comitato medico specializzato nella lotta al Coronavirus trovi una soluzione che riporti tutto ad una ricercata e desiderata normalità.