Questi primi mesi del nuovo anno, anche al netto dell’emergenza Coronavirus, non sono trascorsi senza le classiche rimodulazioni dei contratti nel campo della telefonia. Nelle precedenti settimane vi abbiamo parlato delle nuove strategie commerciali di WindTre e di Vodafone. Anche se tutto sembrava procedere tranquilli, anche TIM ha una brutta notizia per i suoi clienti.
TIM, ora c’è una spesa fissa legata ad ogni scheda SIM
TIM ha optato per una politica commerciale diversa rispetto ai precedenti di Wind o Vodafone. Anziché concentrarsi sulla telefonia fissa, il gestore ha deciso di modificare alcuni piani per la telefonia mobile.
Dalla fine di Febbraio, per molti utenti è prevista una spesa fissa mensile di 1,99 euro. Questa spesa fissa non è incondizionata, ma dedicata solo a quella fascia di pubblico che ha una SIM attiva, ma che non fa riferimento ad una precisa ricaricabile. IN linea di massima, quindi il nuovo prezzo da pagare è destinato solo a chi utilizza il proprio piano tariffario per i consumi in telefonate, internet o SMS.
La scelta di optare per tale rimodulazione è strategica per TIM. Come evidente, infatti, il gestore vuole favorire l’attivazione di una delle sue principali ricaricabili, anche per gli utenti che ancora non ne hanno una.
Gli abbonati nel corso delle scorse settimane hanno ricevuto dei classici SMS informativi a riguardo. Purtroppo, per il futuro a venire, ci saranno altre modifiche sulle tariffe. Ad esempio, per il mese di giugno TIM ha già programmato aumenti di prezzo per le promozioni Ten Go e SuperGiga 20.