Nell’ultimo anno, l’attenzione mediatica e pubblica sembrerebbe aver incluso nuovamente nelle proprie prospettive il disastro nucleare di Chernobyl.
A oltre 30 anni dall’avvenimento che portò alla morte di innumerevoli civili, nonché a ferire molto gravemente e in vari modi gran parte della popolazione, Chernobyl sembra esser tornato sotto la lente degli esperti, degli opinionisti ma anche delle persone comuni. Gente che, magari, all’epoca dei fatti era presente e ne sentiva la narrazione in televisione, così come anche le nuove generazioni che non hanno assistito al disastro ma lo hanno conosciuto indirettamente tramite notizie e racconti.
Complice di questo rinnovato interesse, senza dubbio, la fortunatissima serie omonima targata HBO, che ha fatto luce sia su quanto avvenuto al momento dello scoppio del reattore 4 della centrale, sia sul processo che ne è seguito.
Ne è emersa, inoltre, l’ostinazione con cui il Governo URSS ha cercato di insabbiare quanto più possibile l’accaduto agli occhi dell’opinione pubblica e della stampa estera, nel tentativo folle di preservare l’integrità e la reputazione di fronte alle potenze straniere.
Chernobyl: nuovi documenti tenuti segreti fino ad ora svelano scenari agghiaccianti
A confermare questa linea, una fonte insospettabile. Qualche settimana fa, infatti, i National Security Archives americani hanno pubblicato una serie di documenti inediti, grazie ai quali è possibile ravvisare chiaramente questa linea di condotta scellerata tenuta da chi si stava occupando della gestione del disastro. Tutto per “salvare la faccia”, senza pensare alle esigenze delle migliaia di morti e feriti che erano ricoverati a causa dell’esplosione.
Dai documenti emergono centinaia di direttive date dal Politburo per la gestione del disastro. Tra le più allucinanti, vi è in particolare la delibera con cui il governo, dopo poche ore dal disastro, modificava la legge sul livello di radiazioni tollerabili, aumentandolo di moltissime unità. Questo andò a discapito di tutti i civili recatisi già negli ospedali con chiari segni di malattia da radiazioni, inclusi bambini e donne gravide, che furono quindi rispediti a casa (perché esposti ad un livello di radiazioni ora accettabile per legge) senza un’adeguata medicazione.
Conoscere gli orrori del passato è fondamentale per far sì che determinate circostanze non occorrano una seconda volta. Anche se alcuni dettagli, in realtà, per il loro grado di gravità e il loro impatto, magari non avremmo voluto conoscerli.