conto-corrente Alcune banche italiane hanno deciso fosse un bene procedere alla chiusura del conto corrente in attivo per alcuni utenti. Una misura cautelare cui si è giunti a seguito di alcune indagini finanziarie che hanno costretto importanti realtà a procedere con una misura da molti ritenuta ingiusta. Eppure c’è un valido motivo per cui diverse carte di credito, prepagate e conti sono stati estinti.

In taluni casi l’utente non ha voce in capitolo nonostante esista un regolare contratto scritto datato, valido e controfirmato in modo bilaterale dalle parti oggetto del confronto. Società come Unicredit, Sanpaolo, BNL, Fineco ed altre banche possono essere costrette ad onorare la richiesta della Guardia di Finanza e dei vari istituti di riscossione.

Dopo la proclamazione del pignoramento dei conti si aggiunge un altro e fondamentale tassello finanziario a novero delle contromisure in atto contro il riciclaggio di denaro, le frodi ed i movimenti sospetti volti all’evasione fiscale in ogni sua forma. Vediamo come si intende agire.

 

Conto Corrente chiuso per sempre: utenti segnalati e bannati dalla banche

A seguito di indagini in corso per sospetto o rilevato illecito finanziario gli inquirenti possono disporre la misura di blocco preventivo del conto corrente. Una sorta di misura cautelare volta ad ostacolare la piaga del riciclaggio di denaro sporco.

Si prendono in considerazione tutti i movimenti bancari compresi accrediti, addebiti, versamenti, bonifici e dati sulla giacenza media mensile, trimestrale, semestrale ed annuale. Causa accertamenti finanziari ogni conto sospetto passerà sotto la lente di ingrandimento del Fisco e delle autorità che potranno così disporre la sospensione cautelare su richiesta di Magistratura e Finanza.

Un altro caso in cui un conto corrente può essere escluso dai database privati della banche è per scarsità di utili, intesa come mancanza di liquidità necessaria per onorare il pagamento degli ordini ricevuti dai clienti. Ciò evita, in via del tutto preventiva, la dichiarazione di fallimento da parte di una società ed rischio di bancarotta a carico dei finanziatori e dei contribuenti all’azione societaria.

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