Chi nel 2020 non avesse ancora avuto modo di crearsi una SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, non sa cosa si sta perdendo. Questo strumento è un sistema di credenziali con vari livelli di sicurezza che vi permette di interfacciarvi con un unico profilo a banche, uffici di pubblica amministrazione, agenzia delle entrate e tanti altri servizi senza attivare un account per ciascuna cosa.
Un progetto ambizioso su cui l’agenzia governativa AGID ha lavorato sin dal 2014 per poi farlo debuttare nel 2016. Dagli esordi a oggi, SPID ha superato quota 6,3 milioni di identità rilasciate, con un tasso di crescita sbalorditivo negli ultimi tre mesi grazie anche alla quarantena forzata per arginare il Coronavirus.
Proprio le numerose misure di sostegno al reddito previste dal Decreto Cura Italia hanno fatto aumentare esponenzialmente le richieste di una identità digitale di questo tipo, soprattutto per la facilità con cui accede all’indennità Inps da 600 euro o il bonus baby sitter.
L’identità digitale SPID è rilasciata dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider) che trovate sul sito “spid.gov.it”, le quali forniscono le identità e gestiscono l’autenticazione degli utenti ogni volta che sia necessario. Dopo aver scelto il gestore e seguito tutti i passi per attivare la vostra identità digitale, l’autenticazione finale può avvenire in un ufficio o comodamente da casa con prezzi variabili.
Sono molteplici i servizi della Pubblica Amministrazione a cui si può già accedere tramite SPID. Quelli erogati da Inps, Agenzia delle Entrate, Inail, Regioni e Comuni sono solo alcuni, ma la potenza di questo strumento si dipana soprattutto nella versatilità dei pagamenti e nella consultazione degli archivi fiscali o sanitari che altrimenti necessitano di lunghe interminabili file agli uffici.
Infine vi lasciamo con i livelli di sicurezza di cui è dotata la SPID: