Un nuovo pericolo ha invaso il web e questa volta a esser a rischio non sono i conti bancari degli utenti, ma bensì i loro dati personali. Grazie a una recente operazione della Guardia di Finanza è stato possibile scoprire che centinaia di SIM venivano vendute illegalmente sui siti di e-commerce. Come mai diciamo illegalmente? Beh, perché le stesse venivano intestate a terzi soggetti ignari di tutta la procedura.
La privacy degli utenti, dunque, è stata compromessa nuovamente attraverso questa nuova trovata potenzialmente rischiosa.
SIM intestate a soggetti ignari: ecco l’ultimo rischio dell’essere vittime di phishing
Create utilizzando delle banche dati costruite grazie ai tentativi di phishing, le SIM che abbiamo appena citato rappresentano un doppio problema: alla base vi è quello della privacy, ma in secondo luogo anche la possibile responsabilità giuridica di un atto. A cosa ci riferiamo? Molto semplicemente a una situazione tipo in cui chi acquista questa SIM effettua qualche azione illegale e, in fase di ripercussione, il suo nome non viene mai fuori: come mai? La SIM è intestata un terzo soggetto.
Un po’ una situazione analoga a un prestanome, ma in questo caso l’accordo tra le due parti non è né consenziente né conosciuto. Purtroppo le SIM individuate non sono state poche: il rischio che qualcuna possa essere intestato a voi è plausibile, ovviamente solo nel caso in cui siate stati precedentemente vittime di phishing. A tal proposito, dunque, vi suggeriamo di non fornire mai i propri dati personali né attraverso telefono, né attraverso email, né attraverso SMS.