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Tuk tuk, la truffa su smartphone e tablet che ruba 20 euro al mese

Per chi non conosce la truffa del tuk tuk sullo smartphone può ritenersi fortunato, poiché è un subdolo espediente per prosciugare il credito residuo sulle SIM senza che i titolari abbiano modo di reagire. Spesso si parla di costi sui 5 euro alla settimana ma ci sono stati casi che hanno superato i 20 €. Infine, per chi ha delle SIM in abbonamento post pagate, sappiate che verrete a conoscenza del salasso solo dopo due mesi in fattura.

Ma come si cade nella rete del tuk tuk telefonico? In genere la truffa si attiva attraverso un tap di troppo su un banner pubblicitario che normalmente infesta le pagine web di ogni sito. Un servizio finito al centro di un’indagine di molte Procure italiane, le quali hanno aperto dei fascicoli d’inchiesta contro ignoti a fronte delle numerose utenze sistematicamente salassate.

 

Tuk tuk, la truffa su smartphone e tablet che ruba 20 euro al mese

Nel subire la truffa del tuk tuk c’è uno schema ricorrente che le Procure hanno evidenziato:

  • tutte le vittime si sono dichiarate inconsapevoli dell’attivazione del servizio;
  • nessuno ricorda di aver dato accesso a un servizio a pagamento;
  • gli stessi gestori telefonici ammettono di essere impotenti a priori.

Infatti i vari TIM, WindTre e Vodafone non possono agire in maniera preventiva per il blocco di questi servizi, nonostante l’opzione del barring totale sui servizi VAS che potete apporre sulle SIM. E spesso, stranamente, sono pronti a restituire fino a due mensilità precedenti a chi ne è rimasto vittima.

Ovviamente nessuno può rimborsarvi un tuc tuc già attivo oltre i tre mesi sulla SIM, poiché i gestori smettono di essere accomodanti e non possono essere imputati di alcunché. In genere si fa una denuncia contro ignoti ma non c’è modo che questa operazione porti a un sicuro successo. Senza l’identificazione del titolare del tuk tuk il rimborso risulta impossibile da ottenere.

La partita si sta giocando ancora nei tribunali, con la Procura di Napoli in testa agli uffici giudiziari attivi sul caso. Presto o tardi sapremo come muoverci.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte