Immuni è il nome dell’App che verrà lanciata nel nostro paese a breve. Servirà, verosimilmente, a tracciare ed individuare i contagiati in giro per il nostro Paese. Questa è l’unica certezza che abbiamo. Già, perché si fa un gran parlare dell’Applicazione Immuni nei talk show televisivi e in ogni testata giornalistica esistente in Italia. Ma, tranne chi l’ha ideata, nessun altro conosce il suo funzionamento e come sarà pensata per la popolazione.
Non lo sa nemmeno il Parlamento che non ha ancora potuto leggere le valutazioni tecniche di questa famigerata Applicazione. Questo aspetto non è molto rassicurante soprattutto per quanto riguarda la privacy; nessuno sa ancora quali dati dei cittadini verranno trattati e soprattutto dove saranno conservati. Ma il mistero più grande riguarda “chi” conserverà questi dati.
Un altro dato a disposizione, molto interessante, è che scaricare l’App sarà facoltativo. Bene, questo è assolutamente rassicurante ma, si sa, siamo in Democrazia e la parola facoltativo a volte non viene presa per il verso giusto. A questo punto il Governo deve essersi posto le stesse domande che ci siamo posti noi; in una popolazione in cui gli over 70 sono tra i più numerosi al mondo,
siamo davvero certi che correranno sugli App Store di turno a combattere con l’installazione di questa Applicazione?Bisogna notare che le App anticovid in Italia hanno visto una percentuale di installazione pari all’8%. Per ritenere soddisfacente il lavoro di un App che tracci i contagi la percentuale di installazione nella popolazione deve essere almeno del 60%. Vista la notevole discrepanza tra i dati nei nostri Governanti si è innalzato il genio di turno. L’App sarà facoltativa ma chi non la utilizzerà sarà limitato negli spostamenti. Problema risolto. Se consideriamo che la collettività e il Parlamento non sono stati investiti in nessun modo nella questione possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti. Soprattutto possiamo fortemente credere che l’App Immuni sarà facoltativa.