Kia Motors Italia vuole aiutare le persone più bisognose del comune di Milano fornendo un parco macchine che consenta agli over 65 isolati e alle persone in difficoltà di fare o ricevere la spesa a bordo delle vetture della casa coreana. Le auto saranno affidate agli operatori di CSV Milano, Centro di Servizio per il Volontariato attivo in tutta Italia, che opereranno nelle consegne.
Come spiega Giuseppe Bitti, AD di Kia Motors Company Italy:“abbiamo voluto muoverci subito, abbattere le barriere temporali che normalmente richiede un progetto di queste dimensioni: a fare la differenza è stata la voglia di tutte le parti in causa di fare qualcosa di concreto. Tra tutti noi in azienda ci siamo chiesti cosa avremmo voluto sentirci dire da una casa automobilistica in un momento difficile come questo e penso che sia una di quelle risposte inaspettate che alimentano la speranza. Inoltre allargheremo la partecipazione al progetto a tutti i dipendenti facendoli parte attiva con un call center di supporto per quegli utenti in difficoltà con l’utilizzo dei mezzi informatici”.
Kia dona delle auto per consegnare la spesa a domicilio
Una iniziativa davvero lodevole da parte del costruttore automobilistico asiatico che ha colto anche l’occasione di farsi un po’ di pubblicità. In questo caso è intervenuto Giuseppe Mazzara, Marketing Communication & CRM Director dell’azienda spiegando:“abbiamo subito preso atto della situazione e di conseguenza adattato la nostra strategia di comunicazione. Immediatamente ci siamo fatti promotori della campagna adattando tutti nostri materiali di comunicazione per guidare l’utente verso una fruizione online, poi evolvere con un vero e proprio contributo sociale attivo a supporto della collettività con l’iniziativa con la proroga del lock down“.
Mazzara ha poi specificato che l’iniziativa non si fermerà alla sola area meneghina:“partiremo da subito con Milano e Opera, ma l’intento è quello di estendere l’attività di provincia in provincia non appena possibile. Inizialmente il servizio sarà attivo solo sulle città di Milano e Opera, con l’obiettivo di estendere il progetto anche a Roma e a più capoluoghi di provincia possibile su tutto il territorio nazionale“.