I rumor sul nuovo capitolo della saga di Grand Theft Auto, meglio conosciuta come GTA, si stanno susseguendo in maniera insistente. I fan stanno diventando impazienti per scoprire in quale nuovo mondo i ragazzi di Rockstar Games hanno deciso di ambientare la nuova storia.
Nonostante non si abbiano informazioni certe sul nuovo capitolo, i nuovi rumor sembrano concordi nell’indicare che i lavori stanno procedendo. Nel report stilato da Kotaku, il completamento del gioco è ancora lontano trovandosi in una fase iniziale. In altri report invece si legge che il titolo è completo al 60%. Si tratta di stime contrastanti che non fanno altro che aumentare la confusione a riguardo.
Tuttavia, bisogna considerare un elemento molto importate. Il successo di GTA V non è ancora tramontato, come dimostrano i numeri ottenuti da GTA Online. Il mondo multiplayer continua ad essere giocato ed amato dagli utenti e questo è un elemento di cui Rockstar Games deve tenere conto.
Infatti, pare che GTA VI prenderà spunto a piene mani dal mondo di GTA Online. Gli sviluppatori stanno pensando ad un gameplay dinamico che si evolverà nel corso del tempo
. Il mondo del nuovo capitolo della saga, al momento del lancio, non offrirà una mappa grande quanto quella dei titoli precedenti.Questo aspetto però non deve preoccupare i giocatori. Infatti, Rockstar provvederà ad inserire nuove porzioni della mappa aggiornando regolarmente il gioco. I DLC quindi avranno un impatto fondamentale nel gameplay, regalando così nuovi territori da esplorare, nuove missioni e nuove sfide.
La scelta di Rockstar di procedere in questo modo è volta soprattutto a migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti e degli sviluppatori. Non dovendo completare tutto il lavoro per il momento dell’uscita del gioco, i lavoratori potranno gestire meglio lo stress ed evitare il crunch.
Per chi non conoscesse questo dilagante problema, si tratta della tendenza a aumentare i ritmi lavorativi per rispettare a tutti i costi i tempi di sviluppo. Questo porta gli sviluppatori a dover lavorare 7 giorni su 7 con ritmi che arrivano anche a 12 ore al giorno. Ovviamente tutto questo porta all’esasperazione dei lavoratori che non vedono i loro sforzi ripagati con stipendi adeguati.