I casi in cui ciò si può verificare sono sostanzialmente due e portano alla scissione dei rapporti contrattuali precedentemente stipulati tra banca e cliente. Organismi come la Guardia di Finanza possono avanzare l’ipotesi del sequestro preventivo dei beni a fine di indagine per gli istituti finanziari più in vista del Paese. Tra questi anche Unicredit, SanPaolo, Fineco e BNL. Scopriamo che succede.
Che tu sia una società o un semplice cliente privato potresti incorrere in una misura drastica ma giusta. Si parla del pignoramento dei soldi senza autorizzazione. Per segnalazione della Magistratura o della GdF, infatti, è possibile procedere al freeze del denaro depositato dal cliente per sopravvenute indagini dovute ad accertamenti fiscali.
Oltre questo è possibile che gli stessi effetti si manifestino nell’ipotesi accreditata di scarsa liquidità che comporta condizioni sfavorevoli per il pagamento dei beni e dei servizi a carico. Il correntista, in questo caso, è sottoposto a misura di blocco per evitare bancarotta e guai burocratici successivi.
In ognuno dei precedenti casi la certezza resta la chiusura del conto e la non immediata disponibilità dei liquidi richiesti fino a conclusione degli accertamenti. Ulteriori aggiornamenti in merito nel corso dei prossimi giorni.