I dati sul Coronavirus sono incoraggianti ultimamente. Diminuiscono i ricoveri mentre si assottiglia il divario tra pazienti internati e dimessi che fa registrare andamento positivo. Il numero di contagiati è in netta diminuzione ma è pur vero che il numero di vittime resta preoccupante e non possiamo certo dire di essere fuori pericolo.
A vantaggio della sicurezza di tutti nasce una nuova applicazione mobile chiamata Immuni. Il suo scopo è garantire un’area informativa sul tracking dei contatti per capire se si possa essere entrati o meno a contatto con persone positive al Covid-19. La piattaforma tecnologica promossa dalla ministra Paola Pisano è stata frutto del lavoro svolto dalla Bending Spoons in collaborazione con il team di esperti del centro medico Sant’Agostino. Ecco come funzionerà.
App Immini per tracciare i contagiati del Coronavirus ed evitare di infettarsi
Per funzionare a dovere l’applicazione necessita della disattivazione dell’opzione Ottimizzazione Batteria e dell’autorizzazione per funzionare in background. In questo modo il Bluetooth LE (Low Energy) del telefono potrà mantenere una linea sempre attiva per tracciare la presenza umana.
Il sistema rileva eventuali contatti se i dispositivi si trovano a 2 metri di distanza. Ogni possibile dibattito sulla privacy vien risolto da una piattaforma che traccia gli utenti in forma anonima senza fornire nome o luogo dell’incontro. Al tempo stesso la persona non potrà sapere nulla di noi mentre l’intervento successivo ad un potenziale contatto richiederà la chiamata alla ASL o al medico curante che ci ragguaglierà sul da farsi.
Per grandi linee dovrebbe funzionare così. Lo scopo è quello di mantenere un controllo vigile in occasione dell’apertura delle Fase 2 del contagio che ci porterà finalmente fuori dalle nostre abitazioni. La partecipazione al progetto è NON obbligatoria. Chiunque voglia può installare l’app e rendersi partecipe del progetto che conta di ottenere una percentuale minima di adesioni pari al 60% della popolazione italiana.
Il personale anziano oppure coloro poco inclini agli aspetti tecnologici potranno eventualmente munirsi di apposito braccialetto elettronico tracciante. Tutti i sistemi, nel loro insieme, dovrebbero arrivare entro maggio e saranno basati sulle tecnologie Apple e Google per la compatibilità verso la totalità dei dispositivi in commercio (smartphone e smartwatch compresi).