Il settore delle auto sta subendo una profonda crisi con il susseguirsi degli eventi Coronavirus che hanno fatto registrare una contrazione di mercato pari all’85%. Tutto fermo. Ma anche chi ha già acquistato un’auto potrebbe trovarsi impossibilitato ad uscire per lavoro o per personali esigenze a causa di uno scandalo che sta coinvolgendo, con dinamiche molto differenti tra loro, le società Renault, Ford, Honda e Toyota.
In rete una serie di articoli si incentra sull’argomento auto difettose evidenziando come alcuni difetti di fabbrica possano pregiudicare il buono stato di salute delle vetture già vendute o presenti nei concessionari di tutta Italia.
La casa francese, ad esempio, ha riportato problemi congeniti per 400.000 veicoli. Questi ultimi pare consumino troppo olio causando la rottura del motore. Ford segue con 300 mila auto a rischio fusione per un malfunzionamento ai sensori della batteria non in grado di rilevare eventuali fuoriuscite di materiale altamente infiammabile. Per Toyota ed Honda, invece, i problemi sarebbero relativamente meno importanti e limitati all’utilizzo dei sistemi airbag. Tanti i veicoli richiamati. Ecco la lista ufficiale.
Renault (motore 1.2 TCe 115, 120 e 130 ch)
- Captur
- Clio 4
- Kadjar
- Kangoo 2
- Mégane 3
- Scénic 3
- Grand Scénic 3
Dacia (motore 1.2 TCe 115 e125 ch)
- Duster
- Dokker
- Lodgy
Mercedes (motore 1.2 115 ch)
- Citan
Nissan (motore 1.2 DIG-T 115 ch)
- Juke
- Qashqai 2
- Pulsar
Toyota
- Corolla immatricolate nel periodo compreso tra il 2011 e il 2019
- Matrix immatricolate tra il 2011 e il 2013
- Avalon, ibride e non, immatricolate tra il 2012 e il 2018
Honda
- Accord immatricolate tra il 1998 ed il 2000
- Civic immatricolate tra il 1996 ed il 2000
- CR-V immatricolate tra il 1997 ed il 2001
- Odyssey immatricolate tra il 1998 ed il 2001
- EV Plus immatricolate tra il 1997 ed il 1998.