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Coronavirus circondato grazie alla nuova app: “Immuni” arriva in Italia

La fase di massima virulenza della componente Coronavirus non potrà durare per sempre. Arriverà il momento in cui i laboratori scientifici riusciranno finalmente a debellare una piaga che conta centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo. Prima di arrivare ad una soluzione definitiva c’è una sola cosa che possiamo fare, ovvero prevenire.

Da un’idea nata dallo sviluppatore Bending Spoons in collaborazione con il team di esperti del centro medico Sant’Agostino nasce la nuova “app Immuni“, salvagente per italiani pronti a vivere la Fase 2. A comunicare la disponibilità ormai imminente della piattaforma è stata la ministra Paola Pisano. Annuncia un piano di partecipazione volontaria ad un progetto che tutela tutti e su cui tutti dovrebbero informarsi. Ecco in cosa consiste.

 

App Immuni per dire addio al Coronavirus: parte la nuova fase di contenimento attivo del virus

Pensare di poter uscire liberamente come un tempo è solo un’utopia a fronte di una media di oltre 500 persone morte al giorno. C’è da dire che i dati scendono per numero di ricoveri e salgono per persone uscite sane dagli ospedali. Ma non si deve commettere l’errore di sottovalutare

il fenomeno. La crisi è ancora attiva.

L’applicazione per dispositivi Android ed iOS offrirà l’opportunità di tracciare contatti in forma anonima grazie al Bluetooth a basso consumo dei telefoni. La garanzia della privacy è importanti con il Governo che obbliga nessun utente ad installare il prodotto. Funzionerà in background, monitorando la presenza umana 24 ore al giorno per fornire un quadro delle interazioni. Si attiverà con un rapporto nel momento in cui la distanza tra i dispositivi contenenti le app sarà uguale o inferiore ai 2 metri.

Una notifica avverte di un potenziale pericolo ed offre alternative in-app per stabilire un contatto con il proprio medico curante oppure con le ASL di zona.

Dovrebbe funzionare in questo modo. Si prefigge l’obiettivo di includere una partecipazione del 60% di tutta la popolazione italiana. Coloro che non possiedono uno smartphone o hanno poca dimestichezza con le tecnologie possono richiedere un braccialetto alternativo che svolge al funzione in maniera automatica ed indipendente. Tutto dovrebbe arrivare entro la prima settimana di maggio con la complicità di Google ed Apple che avranno il compito di verificare l’affidabilità e l’attendibilità delle applicazioni.

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Pubblicato da
Domenico