Il codice matematico alla base della criptovaluta permette la produzione solo di 21 milioni di bitcoin e nulla può cambiare questo dato artificialmente. Più di 18 milioni sono già stati prodotti attraverso un processo chiamato mining, in base al quale nuove unità della criptovaluta sono generate da reti di computer programmate per risolvere complessi puzzle matematici. L’imminente dimezzamento della criptomoneta, tuttavia, sta per rendere questo processo notevolmente più difficile.
L’evento, a volte indicato proprio come “il dimezzamento”, dimezza la produzione in modo tale che il mining della criptovaluta generi solo il 50% del rendimento. Si svolge all’incirca una volta ogni quattro anni. Stavolta si prevede che avrà luogo il 12 maggio. Non è determinato o governato da un organismo centralizzato. Infatti, è codificato nella blockchain di bitcoin che è stata creata nel 2008 dal suo creatore Satoshi Nakamoto. Il bitcoin è stato sviluppato come antidoto ai difetti percepiti nel sistema finanziario
consolidato, che aveva contribuito alla crisi globale del 2007-2008.I dimezzamenti precedenti hanno comportato forti aumenti dei prezzi e volatilità del mercato per svariate criptovalute, mentre i commercianti si adeguano ai nuovi limiti di produzione della valuta virtuale più preziosa del mondo. Il dimezzamento nel 2012 ha visto il valore del bitcoin aumentare di 80 volte, mentre quello del 2016 ha preceduto un aumento del 300% di tale valore. La spiegazione più semplice di questi aumenti di prezzo è il principio economico domanda-offerta.
Se l’offerta cade improvvisamente ma la domanda rimane invariata, il prezzo aumenterà inevitabilmente. Ma la natura decentralizzata e semi-anonima del bitcoin implica che è difficile attribuire guadagni o perdite a un evento specifico. Il dimezzamento dei bitcoin di maggio arriva nel mezzo di un crollo economico globale. Anche se non è ancora chiaro se il crollo dei mercati stia portando il denaro dagli asset tradizionali alla criptovaluta. Alcuni analisti affermano che il bitcoin sta diventando un bene simile all’oro, gli investitori potrebbero già guardare a esso come una riserva di valore alternativa.