Tornare a mangiare nei locali pubblici in sicurezza sarà possibile grazie all’App sui Ristoranti brevettata da Lasersoft. L’azienda riminese ha deciso di sviluppare questa nuova applicazione per consentire a fine lockdown la ripresa dell’attività dei ristoratori dopo un lungo periodo di chiusura. L’App Ristoranti consentirà ai clienti di scegliere la location dove mangiare, concordare il tavolo, il menù ed infine effettuare il pagamento da smartphone.
Un’idea innovativa che è già stata acquistata da 300 locali situati in tutta Italia, dalla Sardegna al Veneto ed ha spopolato tra i ristoranti della Capitale. Lasersoft non è nuova su questo genere di app tecnologiche: anni fa l’azienda riminese aveva creato Myselforder, un’applicazione che permetteva di consultare i menù dei ristoranti sul telefonino. Un’intuizione che in questo clima anti-contagio potrebbe risultare utile ed innovativa.
Come funzionerà l’App su Ristoranti?
Mangiare nei ristoranti, dopo la paura relativa al contagio da Coronavirus, potrebbe non tornare ad essere una consuetudine degli italiani. Almeno fino a quando la fase di convivenza con il virus non giunga definitivamente al termine. L’App di cui abbiamo parlato ha proprio lo scopo di dare una nuova iniezione di fiducia agli italiani ed una spinta ai ristoratori per ripartire. Scaricare l’App MySelfOrder è semplicissimo e grazie alla geolocalizzazione sarà possibile individuare il ristorante più vicino oppure quello preferito. Successivamente, l’app consente di scegliere il tavolo dove mangiare ed il menù che si vuole consumare. Attraverso questa applicazione si può anche decidere l’orario della consegna a domicilio o il servizio di asporto nel caso si decida di consumare i pasti a casa.
Antonio Piolanti, imprenditore a capo di Lasersoft, fa sapere quanto successo stia riscuotendo questa app nel mondo dei ristoratori in vista delle riaperture estive. Un successo che l’azienda spera di riscuotere anche nel mondo alberghiero visto che sta brevettando un’app anche per questo campo. L’obiettivo comune resta quello di tornare ad una mobilità che faccia ripartire l’economia senza rischiare la salute che continua a venire prima di tutto.