Sotto la direzione degli inquirenti della Guardia di Finanza, oltre che della Magistratura Italiana, la banca può essere costretta a chiudere ogni rapporto. I casi in cui ciò si può verificare sono sostanzialmente due ed è bene conoscerli in anticipo.
A seguito di accertamenti per atti illeciti o azioni finanziarie fraudolente i corpi di indagine possono richiedere la chiusura preventiva delle pratiche bancarie. Ciò che lega cliente ed istituto si rompe fino al momento dell’esito finale. Nel frattempo i nostri soldi sono bloccati ed inaccessibili a seguito di accertamento.
Oltre questo si punta ad arginare il fenomeno della bancarotta fraudolenta, ipotesi che si verifica nel momento in cui non vi è sufficiente liquidità disponibile. Onde evitare spiacevoli conseguenze si preferisce far fede alle nuove disposizioni che, ovviamente, non sono state approvate dall’opinione pubblica.
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