Sono tante le banche in Italia che tutti i giorni devono affrontare una piaga ormai conosciuta: stiamo parlando delle truffe. Queste arrivano ormai con costanza a disturbare e a mettere in pericolo gli utenti, e spesso c’è da dire che i truffatori utilizzano il nome degli istituti bancari in maniera indebita.
Infatti tante volte non ci sono criticità che riguardino quell’istituto bancario in particolare, ma solo la volontà del truffatore di rendere più credibile il suo inganno. Ad essere immischiati sono i più grandi nomi, i quali molto spesso si ritrovano dunque a fronteggiare situazioni veramente al limite. Queste non sono rappresentate altro che dai soliti tentativi di phishing, i quali sono tornati in questo periodo di crisi. L’obiettivo è ovviamente quello di ingannare i risparmiatori, i quali però vengono difesi dalle banche che in questo caso c’entrano poco o nulla
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I tentativi di phishing sono ritornati alla grande, e proprio per questo le banche hanno attuato una politica di informazione verso tutti gli utenti. Le banche sono infatti informando tutti con messaggi ufficiali che invitano a capire come fare per distinguere una truffa. Queste di solito arrivano tramite e-mail con brand dell’istituto bancario in bella vista e spesso anche all’interno della cartella riservata ai messaggi della vostra banca, proprio per essere più credibile.
Paolo Frizzi, attuale CEO di Libraesva, dichiara che in questo momento gli attacchi vanno a violare la sicurezza di tutti i data base con dati sensibili. Bisogna stare pertanto molto attenti e non cadere in questi tranelli.