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IPTV, rischi senza precedenti per chi continua ad utilizzare il pezzotto

La televisione è diventata uno strumento indispensabile, oggi più che mai, per gli italiani. Con le norme sul distanziamento sociale avere accesso ad una vasta serie di contenuti televisivi – tra film e serie tv – è quasi indispensabile per il trascorrere delle giornate. Durante gli ultimi due mesi molti utenti hanno attivato abbonamenti a Sky, Netflix o Amazon Prime Video. Tanti altri italiani, invece, hanno scelto la via dell’IPTV illegale.

 

IPTV e streaming illegale: tutti i rischi per gli utenti

Il periodo d’oro dello streaming illegale è stato sicuramente lo scorso anno. Sino all’estate 2019 oltre due milioni di persone si sono affidate a questa tecnologia. La tendenza è andata scendendo dall’autunno, anche grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine che in primo luogo hanno smantellato tutte le reti 

necessarie per il funzionamento dei pezzotti e poi hanno oscurato anche tutti i siti internet con la visione gratuita di Sky e di altre piattaforme.

Il motivo principale che ha spinto nel passato tanti italiani verso l’IPTV è stato il risparmio. Se si riporta la questione ai giorni presenti, però, anche questa giustificazione è venuta a mancare. Lo streaming illegale espone le persone a due grandi rischi.

Tutti coloro che utilizzano la tecnologia IPTV rischiano di base una sanzione amministrativa, il cui valore massimo può arrivare anche a 30mila euro. C’è poi da considerare un fattore altrettanto importante: lo streaming illegale in Italia rappresenta un reato penale. Per questa ragione, i trasgressori rischiano anche il carcere da sei mesi ad un massimo di tre anni.

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Pubblicato da
GennaroS