Come ben sapete l’Italia si trova ai primi posti della classifica delle nazioni maggiormente colpite dalla cosiddetta evasione fiscale; il comportamento di migliaia di furbetti porta un ammanco annuo di miliardi di euro nelle casse erariali, con risultati tremendi per le finanze. A conti fatti vengono a mancare contributi fondamentali che potrebbero essere investiti in maniera completamente differente per migliorare la vita di ognuno di noi.
Fino a qualche anno fa, nel momento in cui veniva conclamata l’evasione da parte di un determinato contribuente, il Fisco
doveva chiedere l’intervento di un giudice per poter effettivamente obbligare il suddetto a pagare quanto dovuto.
Nella pratica di snellimento dell’iter burocratico nascosto alle spalle di una simile procedura, il Governo ora offre la possibilità al Fisco di accedere quasi “istantaneamente” ed autonomamente al conto stesso. Se verificata l’evasione potrà inviare una notifica con ricevuta di ritorno almeno 60 giorni prima dell’attuazione del prelievo forzoso; trascorso il tempo indicato provvederà a mettere in funzione la misura estrema.
Quanto scritto, è importante ricordarlo, va considerato valido solo in casi molto particolari. Consigliamo caldamente di non evadere le tasse, sebbene tentati, andreste a commettere un reato penale che potrebbe causarvi non pochi problemi, come sanzioni penali o addirittura la detenzione.