Praticare dell’esercizio sportivo in palestre, SPA o centri sportivi è diventato impossibile: da quando più di un mese fa tali attività sono state chiuse, i dubbi degli abbonati si sono via via amplificati fino a diventare una questione economica più o meno importante. Nel corso delle settimane, è inutile negare, sono decine di migliaia le persone che si sono interessate alla questione, cercando di capire persino se fosse possibile ricevere un rimborso per gli abbonamenti pagati in anticipo.
Il lockdown, purtroppo, ha causato diversi problemi e il settore del fitness non può dirsene estraneo: il giro di affari di miliardi di euro l’anno è andato in frantumi andando a compromettere la sicurezza economica di molti imprenditori e il relativo godimento di numerosi consumatori. A tal proposito, dunque, sia l’Unione Nazionale Consumatori che il Codacons hanno deciso d’intervenire per poter trovare una soluzione più convenevole a entrambe le parti.
Abbonamenti a palestre e centri sportivi: i rimborsi sono certi
A farsi carico delle preoccupazioni di molti sportivi è stata, ancora una volta, la UNC ossia l’Unione Nazionale Consumatori. In recenti dichiarazioni, Massimiliano Dona che ne è il presidente, ha affermato che: “Il consumatore ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire”.
In risposta a tutto ciò anche il Codacons è intervenuto inserendo sul suo sito ufficiale il modulo attraverso cui tutti i clienti potranno richiedere il rimborso delle attività sportive pagate in anticipo come palestre, piscine. Al fine di poter scaricare tale modulo, informiamo i nostri lettori, tutti saranno tenuti al versamento di una quota di due euro.