Esattamente alla pari del pignoramento del denaro da parte del fisco, anche in questo caso il Governo ha recentemente snellito le procedure burocratiche, affinché la banca possa impedire comportamenti tutt’altro che leciti da parte della propria clientela. Se fino a qualche anno fa, l’unica via da intraprendere era di passare da un Giudice, il quale avrebbe dovuto approvare la richiesta di attuazione della procedura; ora l’istituto bancario non deve fare altro che inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al cliente con tutte le motivazioni, trascorso un determinato intervallo di tempo (in genere tra 14 e 60 giorni), provvederà a mettere in pratica quanto “promesso”, tutto senza l’approvazione del Giudice.
Non temete però, difficilmente vi ritroverete a ricevere una comunicazione di questo tipo. Le uniche situazioni prese in esame dal nuovo decreto sono le seguenti:
Non esistono altre situazioni in cui l’istituto di credito dovrebbe anche solo lontanamente pensare di chiudere il vostro conto corrente.