I criminali studiano sempre nuove tecniche per portare a termine le loro truffe e sono sempre al passo con i tempi. In questo periodo di emergenza hanno pensate bene di sfruttare il famoso lockdown per escogitare nuove e sofisticate truffe. Già, perchè le restrizioni domiciliari imposte dal Governo hanno fatto alzare a dismisura gli ordini online con relative consegne a domicilio.
La gente sta acquistando di tutto dai più svariati siti presenti su internet. Questo sta comportando notevoli ritardi nella consegna delle merci ai clienti che le attendono a casa. Ed è proprio su questo fenomeno che si è concentrata la nuova truffa escogitata dai male intenzionati di turno; spacciarsi per corrieri espressi in ritardo con le consegne, con tanto di mea culpa e reiterate scuse per il disservizio.
Kaspersky spiega come l’immenso volume di ordini online sta rallentando le consegne della merce. La gente si sta in qualche modo “abituando” a questi ritardi cronici e a ricevere messaggi di scuse da parte delle aziende. La truffa si concentra proprio su questo aspetto. Viene recapitato un messaggio o una mail
in cui, dopo le dovute scuse per i ritardi, si invitano i clienti a cliccare ed aprire allegati per confermare la presa visione del ritardo oppure, metodo molto ricorrente, per informare il cliente che un determinato prodotto non potrà essere consegnato a causa della pandemia. Per rendere più credibile la frode, spesso vengono allegati ingannevoli file che sembrano dei veri e propri documenti di trasporto, con tanto di logo delle più note aziende di consegne a domicilio.Una volta aperto l’allegato, l’ignaro utente si vedrà installare pericolosi elementi che molto spesso corrispondono a dei backdoor. L’obiettivo è chiaramente quello di riuscire ad ottenere l’accesso al computer della vittima da remoto. Il consiglio è quello di diffidare sempre da eventuali email che trattano il tracciamento dei pacchi e, in caso si voglia seguire il proprio ordine, farlo sempre dal sito ufficiale dell’azienda da cui è stata acquistata la merce. Non aprire allegati ambigui e sospetti quindi, ricordando sempre che nei pc sono contenuti tutti i nostri dati sensibili, tra cui numero di conti correnti e password.