Windows 10 è il sistema operativo di milioni di italiani. La maggior parte di noi è passata da Vista, Seven e 8.x al nuovo ecosistema unico di gestione delle risorse del PC. Chi possiede un portatile o un Desktop non può fare a meno di notare l’impegno Microsoft a profusione di nuovi aggiornamenti.
L’ultimo cambiamento concerne quel che ruota attorno al May Update che secondo la società di Redmond andrebbe ad avvantaggiare parecchio i detentori di soluzioni con Hard Disk tradizionale di tipo meccanico. Massima velocità grazie ad una nuova funzionalità di ottimizzazione delle opzioni disco. Scopriamo in cosa consiste.
Windows 10: dischi rigidi con il turbo dopo l’ultimo update
Come tutti sappiamo il disco di sistema è costantemente impegnato in operazioni di lettura e scrittura. La potenzialità di un dispositivo di archiviazione di massa non si vede nel solo termine dei Terabyte messi a disposizione dell’utente. Conta soprattutto la capacità di leggere e scrivere una quantità di dati in blocchi casuali di piccole e grandi dimensioni nel minor tempo possibile.
Con la novità in arrivo non fa più fede la funzione di indicizzazione disco, famosa per rallentare di molto le capacità di azione del supporto. In vista del rollout della versione Windows 10 2004 assisteremo ad un drastico cambio di rotta per coloro che ancora adottano i supporti meccanici per l’installazione e l’uso dell’OS. Non cambia niente per chi invece utilizza un SSD, visto che la naturale propensione alla rapidità di accesso ai dati annulla a priori qualsiasi collo di bottiglia o limite software del sistema.
Nel frattempo molti utenti hanno scoperto un trucco per accendere il PC a distanza, utile anche nel caso in cui non si voglia aspettare troppo tempo per avviare Windows 10.