A seguito delle recenti azioni intraprese dalla Guardia di Finanza, nuove preoccupazioni hanno investito la vita quotidiana degli utenti: attraverso delle specifiche operazioni, delle verità dissolute sono state svelate andando a creare una serie di dubbi non trascurabile e purtroppo realistica. A esser le protagoniste di tali azioni, in particolar modo, sono state le SIM telefoniche e la loro relativa vendita su alcuni siti di e-commerce, tra cui alcuni molto rinomati.
Le recenti operazioni perseguite dalla Guardia di Finanza hanno svelato la compravendita di SIM illegali sui siti di e-commerce. Connotate come illecite per un motivo molto specifico, tali SIM costituiscono un rischio senza eguali per la sicurezza dei cittadini.
Create senza il consenso dei diretti interessati, le card telefoniche sopracitate venivano intestate a soggetti ignari del tutto per poi esser rivendute a chiunque capitasse
online: senza controlli o sena appurarne le intenzioni. Capaci, dunque, di porre in pericolo la sfera giuridica degli intestatari, tali SIM rappresentano un rischio consistente davanti cui non si può far finta di niente.Per fortuna, oggi, sapere se esistono delle SIM intestate alla propria persone è facile grazie all’apposito modulo per l’ “esercizio di diritti in materia di protezione dei dati personali” che viene messo a disposizione di chiunque dal portale ufficiale dell’Autorità Garante della Privacy. Compilarlo e inviarlo consentirà a tutti gli interessati di conoscere quante SIM sono attualmente in circolazione sotto il proprio nominativo, fornendo un mezzo utile per mettere fine a tali soprusi.