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Qualcomm Snapdragon 875, emergono molti dettagli sul SoC

In queste ore sono trapelate alcune interessanti informazioni riguardanti il Qualcomm Snapdragon 875. Il SoC del chipmaker americano rappresenta la nuova generazione di microprocessori e arriverà nella seconda metà dell’anno. Trattandosi della soluzione top di gamma dell’azienda, certamente lo Snapdragon 875 sarà scelto dai principali produttori per i propri flagship considerando le prestazioni che sarà in grado di offrire.

Infatti, secondo un nuovo report, il successore dello Snapdragon 865 sarà realizzato con processo produttivo a 5nm. Si tratta del primo SoC realizzato da Qualcomm ad utilizzare questa tecnologia che comporta un incremento di performance e una riduzione dei consumi. Secondo i documenti emersi, il nome in codice dello Snapdragon 875 sarà SM8350.

Dal punto di vista dell’architettura, lo Snapdragon 875 sarà costituito dalla CPU Kryo 685 basata su core ARM v8 Cortex. La componente grafica sarà supportata dalla GPU Adreno 660 GPU, Adreno 65 VPU e Adreno 1095 DPU.

Qualcomm sta già lavorando allo Snapdragon 875

Il modem sarà lo Snapdragon X60 5G ma, come per il SoC di precedente generazione, sarà modulare. Infatti Qualcomm potrà integrare il modem 5G a seconda delle richieste da parte dei vari clienti. In ogni caso, il modem supporterà le bande mmWave e sub-6GHz.

Nel SoC sarà presente anche il Qualcomm Secure Processing Unit (SPU250), il motore grafico per processare le immagini Spectra 580 e la tecnologia Snapdragon Sensors Core. Inoltre sono supportate tutte le connessioni wireless di ultima generazione come Wi-Fi 802.11ax e Bluetooth.

Considerando le tempistiche per il lancio del SoC, Qualcomm si troverà a scontrarsi con il nuovo processore realizzato da Samsung. I rumor indicano che il produttore coreano stia lavorando con AMD per realizzare l’Exynos 1000. Stando alle aspettative, questo SoC porterà la componente grafica ad un livello più alto rispetto alla generazione attuale. Non resta che attendere ulteriori dettagli.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso