E’ oramai assodato come il Coronavirus abbia cambiato la nostra quotidianità. Anche nella fase due continueranno le norme sul distanziamento sociale: ciò significa che ci saranno ancora limitazioni molto forti negli incontri fisici con amici e parenti. Per comunicare con i propri cari sarà quindi necessario continuare ad utilizzare WhatsApp o altri strumenti di messaggistica.
In questi giorni tutti si sono affidati a WhatsApp, ora per una semplice conversazione ora per effettuare telefonate o videochiamate con uno o più conoscenti. A lungo termine, però, conseguenze di un utilizzo sempre più duraturo del servizio potrebbero non essere positive. Tanti sviluppatori, in questo senso, hanno lanciato un grido d’allarme per quanto concerne la possibile tenuta della piattaforma
ad un traffico in costante aumento.La criticità maggiore evidenziata dagli sviluppatori è quella per i server. Poco più di due settimane fa, anche Mark Zuckerberg ha espresso tutta la sua preoccupazione. Nonostante il lavoro costante di potenziamento del servizio, il proprietario di WhatsApp non ha escluso che potrebbero esserci alcune anomalie per WhatsApp. Qualora dovessero cedere i server della piattaforma, vi potrebbe essere un blackout clamoroso del sistema.
L’origine della possibile crisi dei server nasce quindi dal traffico record che sta registrando WhatsApp. I dati sono particolarmente emblematici in tal senso. Stando alle rilevazioni degli ultimi anni, il giorno record per le interazioni su WhatsApp coincideva sempre con il 31 Dicembre. Con l’emergenza Covid in corso, ogni giorno la soglia delle interazioni registrata a San Silvestro viene superata.