Il telefono fisso è una delle ultime eredità del ventesimo secolo e come tale sta progressivamente scomparendo. Secondo gli ultimi dati del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) in Italia nel 2019 era presente una linea fissa in meno del 50% delle abitazioni, con percentuali paragonabili a quelle degli anni ’50 del secolo scorso. Rispetto a 70 anni fa, però, la differenza è che oggi in oltre 1’80% delle famiglie è presente una connessione Internet, usata non solo per collegarsi al Web ma anche per guardare video o ascoltare la radio in streaming, per la domotica, i servizi di videosorveglianza e molto altro. Per quanto riguarda le telefonate, poi, i cellulari hanno surclassato da tempo i telefoni tradizionali e il fatto che in Italia continuino a esistere circa 20 milioni di linee fisse è legato a un’abitudine radicata da anni: molti pensano che per avere una connessione Internet attiva a casa, serva necessariamente una linea telefonica. In realtà non è così al punto che volendo (e con un quantitativo di Gigabyte disponibili adeguato) potremmo utilizzare la connessione del telefonino anche per il computer di casa, per guardare i film di Netflix e per altre attività come la videosorveglianza.
Vale la pena?
Prima di prendere in considerazione la possibilità di utilizzare una SIM anche per la nostra connessione Internet casalinga è indispensabile conoscere lo stato della copertura della rete mobile nel nostro appartamento. Ancora oggi, infatti, esistono veri e propri “buchi neri”, anche all’interno delle grandi città, dove la connessione risulta molto debole se non addirittura assente. E se una connessione debole può comunque essere sufficiente per telefonare, non lo è certamente per guardare una serie TV in streaming o anche solo per navigare sul Web in maniera soddisfacente. Per capire se la copertura della casa in cui abitiamo è sufficiente, e comunque per controllare quale gestore fornisce il segnale migliore, consigliamo di affidarsi ad Open Signal, una società indipendente che si occupa di analisi sulle reti mobili, fondata a Londra e attiva in tutto il mondo. È possibile scaricare dagli stare di Android e iOS l’app Open Signal e controllare non solo la qualità della connessione nel nostro appartamento ma anche il numero e la posizione dei ripetitori più vicini a dove ci troviamo.
Cosa serve?
Teoricamente potrebbe bastare uno smartphone in modalità hotspot per creare una rete Wi-Fi che copra un raggio di una quarantina di metri quadri, in pratica quelli di un piccolo appartamento. Per attivare l’hotspot dagli smartphone Android occorre aprire le Impostazioni, selezionare Rete e Internet e qui attivare la voce Hotspot Wi-Fi. Con gli iPhone invece occorre fare tap su Impostazioni > Cellulare > Hotspot personale. Quindi dovremo impostare una password per evitare che chiunque si colleghi alla nostra rete, esattamente come siamo abituati a fare con un normale router. Una soluzione di questo tipo in realtà va bene solo come emergenza, in quanto se lo smartphone viene usato come router Wi-Fi consuma tutta la batteria in poche ore e tende a surriscaldarsi. Consigliamo perciò di usare questo metodo solo per renderci conto se una soluzione di questo tipo fa al caso nostro. In caso affermativo dovremo acquistare un mobile router 4G. Ce ne sono di diversi tipi, i più economici sono quelli portatili che utilizzano cioè batterie ricaricabili e che possono venire portati ovunque come lo Huawei Mobile Wi-Fi 3s 4G LTE in vendita su Amazon a 50 euro.
Uno dei modelli migliori a livello di portata e prestazioni assolute rimane invece l’AVM FRITZ!Box 6820 LTE lnternational. Uno dei vantaggi del modello di AVM è costituito dalla presenza di una porta di rete Ethernet che risulta indispensabile se dobbiamo collegare un vecchio computer che non abbia la connessione Wi-Fi.
Quanto costa?
I motivi per passare da una classica rete ADSL o anche da una in fibra a una rete basata sulle SIM possono essere legati alle prestazioni o ai costi. Per il primo caso rimandiamo al box dove spieghiamo come installare l’app che ci permette di valutare le prestazioni effettive della nostra rete. Per quanto riguarda i costi, invece, molto dipende da quanto pensiamo di usare Internet. Se siamo abituati a guardare le serie su Neflix tutte le sere, allora molto probabilmente ci converrà restare con la nostra vecchia ADSL o fibra che offre traffico illimitato. Anche solo guardare un paio d’ore al giorno video in streaming infatti porta a consumi mensili di 20-30 GB, senza considerare poi la navigazione Internet che soprattutto oggi richiede una quantità di dati notevole. Dal punto di vista dei costi la migliore offerta oggi è quella di lliad, che per 8 euro al mese offre 50 GB di dati e telefonate illimitate. Ci sono poi le compagnie low cost di TIM e Vodafone, cioè Kena Mobile e HO Mobile, che propongono esattamente gli stessi prezzi, cioè 9 euro al mese per 50 GB di dati e chiamate illimitate (se poi chiediamo la portabilità del numero da una vecchia SIM potremo spendere anche solo 6 euro al mese e avere 70 GB). Se invece ci servono più dati possiamo rivolgerci a Wind-3, che chiede 13 euro per la sua offerta che mette a disposizione fino a 100 GB di dati al mese.