Si tratta di una piattaforma che nasce con il preciso intento di onorare la privacy garantendo le funzionalità che tutti i clienti si aspettano da una moderna piattaforma di messaggistica istantanea. Consigliata da esperti del calibro di Edward Snowden si pone agli indici delle preferenze dopo le analisi degli specialisti. Dire che è funzionale e sicura è dire poco.
Neanche Telegram è riuscita ad isolarsi completamente dalle critiche mosse in ambito IT Security. Chi è navigato della piattaforma, infatti, è cosciente del fatto che la riservatezza si ottiene soltanto avviando una apposita sessione di conversazione segreta. Nell’ipotesi di “chat normali”, invece, lo standard di crittografia non si applica concedendo la facoltà di registrare le attività.
Con Signal
siamo protetti a prescindere. Ogni conversazione, sia personale che di gruppo, viene segretata da un efficace algoritmo di generazione chiave. Stessa filosofia no-log si applica a messaggi vocali, chiamate e video chiamate. Ogni messaggio può essere temporizzato tramite un timer di distruzione da definire a piacere da 5 secondi ad 1 anno potendolo anche disattivare. Anche in tale ipotesi la protezione è garantita a tempo indeterminato.Tra le funzioni presenti in-app si ravvedono i più classici strumenti di condivisione per foto, video, audio e documenti. Come già detto, le conference call in video e le chiamate protette sono disponibili in ogni caso. Per i messaggi esiste anche una funzione blocca screenshot che impedisce il salvataggio come immagine per i contenuti testuali scambiati all’interno di una stanza di conversazione.
L’applicazione è gratuita e la si può scaricare dalla Home del sito ufficiale. Per le versioni mobile è disponibile la funzione di uso integrativa e nativa. La funzionalità Desktop, allo stesso modo di WhatsApp Web, si limita ad un mirroring dei dati account tramite connessione via codice QR dopo aver scaricato l’apposito software dal link precedente.