La questione dei rimborsi in merito alle palestre a preso piede un po’ in tutto il paese. Sono tantissime le persone che hanno infatti pagato abbonamenti senza poi poterne fare uso. L’UNC è intervenuta in favore dei consumatori, stabilendo un accordo.
Tutti i consumatori che hanno un abbonamento attivo negli ultimi due mesi hanno diritto ad un rimborso del periodo nel quale non hanno potuto usufruire dei servizi erogati dalle palestre. Sul sito ufficiale del Codacons, che si è anche espresso in merito, potrete richiedere il rimborso.
Rimborsi palestra: il Codacons si schiera e mette a disposizione un modulo per il rimborso
Il Codacons pensa che i buoni non siano una soluzione adatta, e pertanto ha messo a disposizione un modulo per richiedere il rimborso in merito alle quote pagate per i mesi in cui il servizio è stato inaccessibile.
“Se ho pagato per 12 mensilità e per due mesi il servizio non è stato erogato, ho diritto al rimborso di quei due mesi», questo è quanto dichiarato da Stefano Zerbi di Codacons.
Stando poi al Codice Civile: “Ai sensi dell’art. 1463 c.c., difatti, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito”. In poche parole, i mesi nei quali non è stato possibile l’utilizzo del proprio abbonamento vanno restituiti. Nel caso in cui le palestre non dovessero offrire rimborsi, si procederà ad una class action.
La stessa valenza sia per quanto riguarda le scuole private e per le quote delle mense scolastiche. “Il rimborso deve essere proporzionale al periodo di chiusura di asili e scuole”.