Il tema delle pensioni torna al centro del dibattito dopo le voci circolanti in merito ad un ipotetico taglio. I percettori dei fondi previdenziali si chiedono se vi sia la possibilità di un versamento rimodulato verso il basso anche per coloro che si trovano al di sotto della soglia dei 1.500 euro al mese.
Causa emergenza Coronavirus, infatti, il Governo Italiano si trova a fronteggiare una situazione di disagio generale. Il blocco produttivo e l’ingente debito contratto a livello nazionale ed Europeo sta facendo accusare il colpo imponendo una severa battuta d’arresto per tutto il sistema. Ecco cosa potrebbe succedere.
Milioni di lavoratori si trovano inoccupati. Uno stato di totale inattività che li sta privando delle capacità di sostentamento. Le richieste per le agevolazioni si moltiplicano mentre avanzano le ipotesi per gli aiuti economici allo Stato Italiano. La previsione è un crescendo del numero di indigenti.
Bonus, sussidi, cassa integrazione ed indennità di disoccupazione si affiancano agli altri ammortizzatori sociali esercitando una pressione che sta diventando insostenibile. Da qui nasce il timore che il Governo possa pensare di sferrare un attacco diretto ai piani pensionistici anche per le indennità inferiori a 1500 euro
Ad avanzare tale ipotesi è il sindaco Basilicata di Fara Sabina che parla di “un taglio orizzontale per 6 mesi per un valore di 10 miliardi dalle pensoni”. Ciò per quanto riguarda quelle che oltrepassano i 1500 euro. Vedremo nel corso di questi giorni come si muoveranno le acque. Resta aggiornato con le ultime news iscrivendoti ai nostri canali e seguendoci sul sito.