La “truffa del motociclista” messa a segno a Castellamare di Stabia in Campania, è una delle tecniche meglio architettate per spillarvi soldi. Tra i raggiri di cui si sente parlare tutti i giorni, questo è uno di quei furti disegnato con precisione e che ha addirittura colpito più famiglie di uno stesso stabile. Cosa possibile perché prima di agire i truffatori complici prendono informazioni dettagliate delle presunte vittime e poi realizzano la truffa del motociclista.
Tutto inizia con una telefonata fatta direttamente alle vittime che le mette al corrente di un incidente stradale. Il truffatore si presenta nelle vesti di avvocato e fa credere a chi è dall’altra parte della cornetta di parlare per conto di un motociclista investito da un proprio parente. Di solito le vittime preferite di questo brutto scherzo sono coppie di anziani che allarmate da quello che gli viene raccontato, cedono al raggiro e pagano ciò che gli viene chiesto.
Come avviene la truffa del motociclista?
Quello che è successo a Castellamare di Stabia ha dell’incredibile. Più coppie di uno stesso palazzo sono state raggirate e tutte allo stesso modo con la storia dell’incidente stradale. Un uomo, il truffatore, telefona alla coppia prescelta per il raggiro fingendosi avvocato. Dice di rappresentare in quel momento un motociclista che il figlio della coppia avrebbe investito con la propria auto. Per evitare che abbiano il modo di contattare il congiunto, il finto avvocato dice loro che il figlio è bloccato dalle forze dell’ordine ed il motociclista in grave condizioni. A questo punto scatta la truffa.
L’avvocato truffatore chiede alle vittime soldi per procedere legalmente e specifica di volerli in contanti con consegna a mano. Ciò che fa fugare ogni dubbio che si tratti di una truffa è che il finto avvocato è a conoscenza dei dati del figlio, oltre che della targa della sua auto. A questo punto, complice anche l’età delle vittime e la preoccupazione per quanto raccontato, la coppia cede e paga. Attenzione dunque, si tratta di una truffa ben architettata che prevede anche la capacità dei truffatori di carpire le informazioni necessarie a renderla credibile.