Se dal punto di vista generale il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi, dal punto di vista della telefonia l’anno in corso sta segnando un importante punto di svolta, dal momento che stiamo assistendo all’arrivo del 5G, che probabilmente diventerà lo standard d’uso nel 2021, con TIM, Vodafone e WindTre che hanno puntato tutto su questa nuova rete con un investimento di ben 5 miliardi di euro, fattore che rende necessario massimizzare il fatturato, cosa che rende lo spegnimento del 3G un passaggio obbligato.
Il 3G in virtù della copertura pressoché totale da parte del 4G LTE, ormai sta diventando uno standard di rete obsoleto, dal momento che offre prestazioni in termini di latenza e velocità imparagonabili e serve solo da tappabuchi nelle poche aree scoperte.
Ovviamente con l’arrivo del 5G assisteremo ad un passaggio del testimone, in cui il 4G diventerà un tappabuchi per coprire le aree scoperte e fare da rete internet agli smartphone più datati che non supportano il 5G, da ciò è facile intuire che continuare a mantenere attiva la connettività 3G non presenta un senso pratico.
Ecco dunque che i principali provider telefonici procederanno presto a scollegare la rete 3G dal momento che rappresenta una fonte di costi aziendali e di gestione privi di senso a causa del disuso progressivo in cui sta cadendo, prepariamoci quindi a dirgli addio e nel caso a dotarci di uno smartphone che supporti almeno la rete 4G, che ha ancora tanti anni davanti.