Ci sono varie tipologie di virus, dai malware agli spyware, dagli adware ai ransomware. Nell’ultimo periodo si stanno espandendo sempre di più delle pericolose applicazioni chiamate “fleeceware“. La coniazione del termine fleeceware avviene nel settembre del 2019 e deriva dal verbo inglese “to fleece“, che significa “pelare” o “spennare”. Queste app infatti ha lo scopo di spennare, in senso economico, l’utente. Il termine è stato coniato dalla società di cybersicurezza Sophos, la quale ha trovato diverse app fleeceware in circolazione sul Google Play Store e sull’App Store. Le app fleeceware sono pericolose, ma in un modo inaspettato rispetto alle classiche app contenenti dei virus.
Tali app mirano in maniera diretta al portafogli dell’utente. Perché sono molto più subdole rispetto alle altre app? Perché queste applicazioni sono apparentemente app pulite, prive di virus. Successivamente vedremo che queste chiederanno all’utente di investire denaro, a volte anche cifre abbastanza alte, per delle banali funzionalità.
Per quanto riguarda la maggior parte di queste app, inizialmente esiste un periodo di prova gratuito ma dopo diventeranno a pagamento allo scadere del periodo di prova, come autorizzato precedentemente dall’utente. Dopo il periodo di prova, l’utente si troverà con un addebito sul suo conto di una cifra non poco esigua, come 214,99 euro per un abbonamento mensile.