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Palestre ferme e abbonamenti sospesi: come richiedere i rimborsi

Il decreto emanato a fronte del Coronavirus è ancora in vigore con bar, ristoranti, centri sportivi e palestre costrette ad una forzata chiusura delle attività. Si tenta di mantenere il distanziamento sociale soprattutto all’interno di spazi chiusi. L’obiettivo primario è quello di bloccare gli assembramenti per prevenire qualsiasi forma di contagio.

Ma sta di fatto che parecchie persone hanno previsto il pagamento anticipato della quota di iscrizione prima della pandemia. Per molti un’abitudine irrinunciabile cui si sono dovuti fare i conti. Innumerevoli italiani non possono accedere ai locali sportivi al chiuso o all’aperto ed avendo già pagato si aspettano un rimborso dopo la sottoscrizione pagata.

Come si può fare per riavere indietro il denaro già speso? Ecco una breve guida.

 

Come avere indietro i soldi versati per la quota di iscrizione alle palestre dopo il Coronavirus

Come riporta La Repubblica la questione del rimborso sfocia in diversi contenziosi tra clienti ed ospitanti delle infrastrutture sportive.

Alcuni centri contano di recuperare i mesi persi a causa del lockdown Coronavirus prorogando il termine di validità degli abbonamenti. Massimiliano Dona – presidente dell’Unc, Unione Nazionale Consumatori – tiene a precisare che:

 “il cliente è libero di accettare o meno l’opzione dello stop momentaneo. Se il contratto prevede un numero di ingressi da usare senza scadenze di tempo, è ragionevole che possa servirsene una volta finita l’emergenza. Ma in caso di abbonamento mensile o annuale, con ingresso libero, ha sempre diritto al rimborso della parte di quota della quale non potrà usufruire”.

La Legge ammette il rimborso per qualsivoglia servizio o attività pianificata per cui non si sono potuti godere i vantaggi per cause indipendenti dalla volontà dell’utente.

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Pubblicato da
Domenico