Il dilagare dell’epidemia causata dal Coronavirus ha costretto molti paesi al lockdown. Tra le nazioni più colpite ci sono certamente gli Stati Uniti con il conseguente blocco di tutte le attività. Nonostante l’amministrazione Americana voglia al più presto riprendere la produzione, le grandi aziende come Google non sono dello stesso avviso.
Il colosso di Mountain View infatti ha deciso di continuare con lo smart working per i propri dipendenti. Stando alle dichiarazioni di Sundar Pichai, CEO di Google, i dipendenti torneranno in ufficio solo a partire da giugno. L’intervista è stata pubblicata dalla CNBC che ha contattato l’Amministratore Delegato via email.
Google verso un rientro graduale alla normalità
Il ritorno al Googleplex, il Quartier Generale di Google, non sarà facile. Infatti BigG ha intenzione di far tornare i dipendenti in maniera scaglionata. La fase iniziale vedrà coinvolta soltanto il 10-15% della forza lavoro. Tutti coloro che possono lavorare da casa senza recarsi fisicamente in ufficio, potranno continuare a farlo.
Nella mail di Sundar Pichai si legge che i lavoratori si stanno abituando alle riunioni virtuali, anche se potersi incontrare dal vivo sul posto di lavoro è tutta un’altra esperienza. Tuttavia, tornare tutti insieme non è ancora possibile al momento e il rientro in ufficio sarà lento e graduale. Al momento solo il 5% dei dipendenti di Alphabet sta lavorando in ufficio, con punte del 30% nelle sedi asiatiche del gruppo.
Inoltre, per allentare lo stress causato da tutta questa situazione, Google ha annunciato un giorno di ferie per tutti i dipendenti il 22 maggio. In questo giorno, ognuno potrà dedicarsi a ciò che ama di più e migliorando il proprio benessere.