L’Istituto Superiore di Sanità ha espresso la sua opinione sulle mascherine fai da te prodotte in casa. Realizzate in un certo modo possono garantire una protezione qualitativa ma è necessario seguire alcune regole semplici e basilari. La cosa certa è che confezionare mascherine fai da te consente di abbattere i costi d’acquisto di questi dispositivi di protezione sanitaria individuale. A fronte di quanto espresso nel decreto governativo del 26 aprile, le mascherine continuano ad essere obbligatorie anche nella Fase 2 e lo saranno fino alla fine dei contagi.
Ciò su cui il decreto ha posto l’accento, è proprio sul prezzo di vendita di queste ultime. Il Governo infatti ha ravvisato un vero e proprio bagarinaggio relativo all’offerta delle mascherine. In assenza di un controllo da parte delle autorità competenti, i rivenditori hanno applicato prezzi non solo diversi ma esageratamente elevati. Tanto da costringere il Governo stesso a imporre il prezzo delle mascherine a 50 centesimi l’una.
Imporre il prezzo delle mascherine a 50 centesimi l’una, è stato necessario per consentire a tutti di poterle acquistare. Nel budget di spesa degli italiani il lockdown
non ha permesso di introdurre nuova liquidità ed anche l’acquisto delle mascherine è diventato in alcuni casi insostenibile. Per questo l’ISS si è espresso a favore di quelle autoprodotte in casa ma specificando i requisiti da seguire nel relativo confezionamento. La prima cosa ritenuta necessaria è che siano molto aderenti a naso e bocca e vengano realizzate con più strati.Si può utilizzare il lembo di una vecchia maglietta, piuttosto che di una sciarpa o bandana che non si usano più. Affinché possano garantire una protezione sufficiente occorre ripiegare la stoffa in modo da ottenere due rettangoli sovrapposti l’uno sull’altro, per un totale di 4 strati. Il multistrato che ne verrà fuori dovrebbe essere sufficiente ad aumentare la capacità di protezione dalle goccioline respiratorie. Sul web ci sono un’infinità di tutorial su come produrre le mascherine casalinghe, ma i migliori sono quelli realizzati dalla statunitense CDC (Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie).