A pochissimo dall’inizio della Fase 2 possiamo finalmente parlare di scuole di danza, considerate in minima parte fino ad oggi. Migliaia di ballerini si sono ritrovati privi di mezzi di sfogo per via del Covid-19 (e chi conserva la passione nel cuore e nell’animo può capire bene come ci si possa sentire). Ma la soluzione sembra essere sempre più vicina a noi. Cosa succederà ai tanti insegnanti che non aspettano altro che tornare a trasmettere emozioni ed esperienza ai propri allievi? Quando potremo ricominciare ad esprimerci? Ecco quanto c’è da sapere in merito. Orecchie in ascolto e mascelle serrate!
Scuole di danza: le prime indiscrezioni sull’attesissimo ritorno in scena
Come tutte le attività anche le lezioni di danza, di ritorno dal 18 maggio, dovranno svolgersi rispettando una serie di regole ben mirate.
Innanzitutto gli ingressi saranno scaglionati, mentre nelle palestre di piccole dimensioni ci si potrà allenare solamente su prenotazione. L’uso degli spogliatoi sarà vietato severamente, dunque non ci si potrà cambiare in loco.
Se siete dei ballerini di coppia, dimenticate il contatto fisico. Sarà necessaria una distanza di almeno due metri (anche se preferibile di 7 metri tra una persona e l’altra).
I maestri avranno l’obbligo di usare la mascherina e i guanti. Per quanto riguarda l’attrezzatura invece, dovrà essere sanificata dopo ogni utilizzo. Inoltre all’ingresso e all’uscita dei locali verranno aggiunti dei dispenser per il disinfettante e per le mascherine. Ma c’è di più! Perché vedremo inoltre in scena il termoscanner con la funzione di controllare la temperatura dei singoli alunni in entrata.
Insomma, saranno tempi duri per i maestri e i direttori di scuole di danza e palestre. Questi dovranno lavorare sodo spendendo più dei guadagni ricevuti. D’altronde noi amanti della danza siamo abituati a fare molti sacrifici. Ce la faremo a ritmo di musica, tra un Bounce, un Relevé e una Caricia!