C’è una speciale lista di vecchi telefoni il cui valore supera quello attualmente in vigore per gli smartphone top di gamma. In questo caso si parla di cellulari non di device intelligenti. Sono gli antenati degli attuali modelli coadiuvati di fotocamere multiple e display all’ultimo grido.
Nei lontani anni novanta e fino alla soglia del duemila c’era l’indispensabile. Un semplice telefono con tastiera, display monocromatico illuminato ed antenna sporgente. Al giorno d’oggi device del genere fanno sorridere. Un millennial non sognerebbe mai di andare in giro con uno di quei mattoncini anonimi e poco tecnologici. Eppure esiste un mercato di nicchia fatto di collezionisti disposti a pagare cifre ragguardevoli per aggiungerli alla propria teca. Ecco i modelli più preziosi che si possono trovare.
I cellulari di una volta hanno ancora un loro intrinseco valore. Molti gli attribuiscono soltanto un valore sentimentale in ricordo dei vecchi tempi. Eppure un gruppo di appassionati è ancora alla ricerca di questi manufatti della preistoria tecnologica. Sono tre i modelli migliori che si possono cercare.
Oltre 3 Kg di peso per un dispositivo che non si può certo definire un portatile vero e proprio. Una cornetta agganciata ad un apparecchio mobile molto ingombrante. Il suo valore è stato stimato inizialmente a 1000 euro.
Ben 8 ore di autonomia per quello che può essere considerato il primo cellulare della storia. Visto il suo vissuto è introvabile nei suoi 30.000 esemplari prodotti dalla celebre casa costruttrice. Datato 1984 arriva ai giorni nostri con un listino che lo vede posizionato a quota 1.000 euro.
Chiudiamo con il modesto T10 di Ericsson. Minimalista e quasi anonimo ma di grande valore. Anche soltanto uno di questi minuscoli telefoni può valere 2000 euro. Se lo possiedi e non lo uso prova a metterlo all’asta.