Anche il 2020 si conferma essere un anno di rimodulazioni per i costi della telefonia. Durante le prime settimane dell’anno, tanti clienti di WindTre e di Vodafone hanno visto crescere i loro costi per le offerte ADSL o Fibra Ottica. Dopo un parziale distanziamento da tali politiche, TIM da due mesi a questa parte ha applicato una modifica unilaterale per alcuni suoi abbonati.
TIM, la nuova spesa fissa per le SIM spaventa gli utenti
A differenza di quanto previsto dai team commerciali di WindTre o di Vodafone, TIM non guarda alla telefonia fissa. Il gestore nazionale, infatti, durante questa primavera prevede importanti cambiamenti per i piani di telefonia mobile. Da Febbraio gli utenti che usufruiscono di una scheda SIM senza avere attiva una ricaricabile dovranno pagare una quota mensile fissa di 1,99 euro.
Il sovrapprezzo non si applica quindi indistintamente a tutta la platea di clienti TIM. Sono interessati dal provvedimento solo quegli abbonati che per i consumi legati a chiamate, internet ed SMS utilizzano le soglie del proprio piano tariffario.
La strategia del gruppo è molto semplice da spiegare. Attraverso questo cambiamento, TIM vuole invogliare gli utenti all’attivazione di una ricaricabile standard. Come sempre in queste occasioni, tutti gli abbonati interessati dai nuovi rincari sono stati avvisati in tempo con un SMS di conferma.
Non è questa però l’unica brutta notizia per TIM. In vista del prossimo mese di giugno e della prossima estate, il gestore prevede ulteriori aumenti di prezzo. Questa volta, ad essere coinvolti saranno tutti i clienti con le seguenti offerte attive: Ten Go e SuperGiga 20.