Si chiama Guardian G-Volt, e al momento rappresenta con notevole distacco la miglior mascherina mai prodotta. Brevettata appena qualche settimana fa, questo dispositivo di protezione ha il merito di uccidere il 99% di germi, batteri e perfino virus che si vadano ad intrappolare nella sua fitta rete filtrante.
Un risultato straordinario se si conta che le mascherine di uso comune FFP2 ed FFP3 (commercializzate anche con il nome di N95) raggiungono al massimo il 95% di filtrazione, e che per giunta dopo un po’ di tempo esse risultino impossibili da riutilizzare normalmente perché un cittadino comune non ha gli strumenti adeguati per sterilizzarle.
In un momento in cui la caccia alle mascherine è ancora nel vivo, una notizia del genere non può che essere di buon auspicio per ciò che verrà.
Verrebbe da chiedersi cosa abbia di così speciale o diverso rispetto alle mascherine in commercio. La domanda è quanto mai legittima, dal momento che l’ultimo ritrovato della casa LIGC Applications
integra l’utilizzo del grafene, materiale naturalmente antibatterico, per fungere da filtro all’aria circostante e andare a bloccare virus e batteri, intrappolandoli fra le proprie “maglie”.A questo punto, andrà ad agire nella mascherina una scarica elettrica a bassa tensione, che non viene in alcun modo percepita da chi la indossa e consente di sterilizzare la mascherina per renderla pronta ad un nuovo utilizzo.
I risultati sono incredibili: con il 99% di batteri e virus di dimensioni superiori agli 0,3 micron eliminati, e l’80% dei corpi inferiori a questo diametro, batte clamorosamente le mascherine N95 (il cui indice di filtraggio corrisponde “solo” al 95%).
La ricarica può inoltre essere effettuata con il cavo USB fornito in dotazione.
Tuttavia, pur rappresentando una soluzione congeniale in questo momento storica, è ancora troppo presto per la sua immissione in commercio.