Google Home è stato rilasciato quasi quattro anni fa e da allora è cambiato molto. Google ha rilasciato molti altri altoparlanti intelligenti, come Nest Mini e Home Max, e anche l’ecosistema di terze parti degli altoparlanti di Google Assistant.
In tutto questo tempo, l’altoparlante che ha dato il via a tutto non ha ricevuto alcuna revisione hardware. Certo, il suo software è stato costantemente migliorato, ma sembra sempre lo stesso per il resto. Per alcuni ha persino lo stesso design del deodorante per ambienti. È giunto il momento che Google rinnovi Google Home.
1) Consapevolezza dello spazio
L’altoparlante HomePod di Apple include un’opzione molto interessante, e senza dubbi utile, che permette di conoscere costantemente la posizione del dispositivo. Infatti, è possibile rilevare dove si trova l’altoparlante in una stanza. Questo permette anche una qualità audio superiore, perché la diffusione dei suoni nella stanza è nettamente migliore. Google Home Max ha una funzione simile, chiamata “Smart Sound”, in cui l’altoparlante regola l’uscita del suono ascoltando le proprietà acustiche della stanza. Tuttavia, l’Home Max è progettato per puntare in una direzione, mentre l’HomePod normale (e l’HomePod di Apple) ha un suono a 360 gradi.
2) Nuove opzioni per il colore di Google Home
Google Home ha basi intercambiabili, che puoi acquistare ad un prezzo modesto dal Google Store. Esistono esattamente tre opzioni: corallo, metallo/carbonio e rame. Un tempo erano disponibili basi in metallo arancione, verde acqua, viola e bianco. È ancora possibile trovarli occasionalmente su eBay. Indipendentemente dal fatto che il prossimo Google Home abbia basi sostituibili, sarebbero più apprezzate opzioni di colore aggiuntive, per personalizzare il proprio dispositivo non solo la tonalità della base. Nest Mini e Nest Hub sono disponibili nelle varianti Chalk, Charcoal e Aqua. Nest Mini ha un colore “Sky” extra e Nest Hub ha una versione “Sand” meno intensa. Sarebbe bello vedere le stesse opzioni di colore per Google Home, ma anche altre varianti. Il design non va mai sottovalutato secondo alcuni consumatori.
3) Batteria integrata
Ci sono molti altoparlanti robusti/impermeabili con batterie interne, ci sono alcuni progettati per essere semplicemente spostati in tutta la casa, come il Fabriq Chorus. Una batteria interna sarebbe un’ottima aggiunta a Google Home 2: potresti tenere (e caricare) l’altoparlante in una stanza, ma comunque utilizzarlo in un’altra stanza per qualche ora. Una batteria interna sarebbe anche un vantaggio per evitare che il device debba spendere un minuto per riavviare tutto ogni volta che si verifica uno sfarfallio.
4) Opzione Premium per Google Home
Non sarebbe una cattiva idea lanciare la versione 2 Plus con alcune funzionalità aggiuntive, pur essendo fisicamente più piccolo di Home Max. Un buon confronto è Amazon Echo Plus, che costa circa $ 80 in più rispetto al normale Echo, ma ha un hub Zigbee incorporato e altoparlanti di qualità superiore. Cosa potrebbe includere Google in una variante premium di Home? Il dispositivo potrebbe anche fungere da stazione Wi-Fi di Google e una porta di ingresso AUX non farebbe male. Forse Google potrebbe anche aggiungere un sensore di luce ambientale per oscurare le luci della casa in stanze buie. Questo e tanto altro.