Nonostante un’incessante campagna di demonizzazione è impossibile non considerare alcuni vantaggi di cui godono i clienti con auto Diesel. Quali possono essere questi famigerati punti a favore? Scopriamoli subito dopo le analisi.
Davanti al concessionario siamo presi dall’indecisione più assoluta. Compro una macchina Diesel oppure una Elettrica? Non è facile in quanto con i nuovi incentivi potremmo essere spinti a valutare l’acquisto di un’auto a batteria. Eppure si scopre che anche a fronte dei bonus una vettura elettrica costa di più rispetto ad una controparte alimentata a combustibile. Oltre questo si mettono anche in conto i costi di manutenzione straordinaria ed ordinaria per le batterie e la loro eventuale sostituzione.
Acclarata questa indiscutibile tautologia scopriamo inoltre che il vantaggio della ricarica elettrica si perde in tutti i casi. In mancanza di ricarica rapida i tempi si allungano ed i costi della bolletta elettrica aumentano fino ad appianare le differenze con un pieno di Diesel. Nelle colonnine, allo stesso modo, le soste si prolungano con costi medi di 0.50 euro a KW erogato dalla presa di corrente. I punti di ricarica, tra l’altro, scarseggiano in numero e mentre un utente con auto Diesel avrà percorso centinaia di chilometri noi saremo ancora li a consultare il livello di batteria in carica.
Sul fattore inquinamento, inoltre, si sono spese diverse considerazioni dopo un’analisi del CES IFO di Monaco di Baviera che ha bocciato preventivamente l’ipotesi di veicoli ad impatto zero. I processi produttivi impiegati per la costruzione delle batterie, infatti, tengono ancora conto dell’uso dei combustibili fossili come materia prima. Questo, in aggiunta al degrado delle celle entro 150.000 Km, aumenta le emissioni registrando una schiacciante vittoria ad opera del Diesel.
Insomma, la speranza è che sia qualche altro tipo di nuovo motore a dettare le sorti dell’eco sostenibilità e della viabilità conveniente ed intelligente. Continental pensa che la svolta si possa configurare con il motore H2 ad idrogeno per il quale si sono forniti i primi ragguagli. Si parla di ricariche fulminee (meno di 5 minuti per un pieno) ed un limite di percorrenza di migliaia di chilometri con una carica completa.