In questo periodo di quarantena per scongiurare la pandemia da Coronavirus abbiamo sperimentato cosa vuol dire stare isolati e uscire solo per soddisfare servizi di prima necessità. Una delle questioni che ci ha portato fuori di casa è stata la spesa di generi alimentari, e quando i grandi marchi dei generi alimentari si sono proposti di creare una rete capillare di spesa online hanno in realtà fatto una brutta figura.
A una generale impreparazione iniziale è seguita una sorta di vera odissea per vedersi consegnati i generi alimentari acquistati in rete. Seguendo le indicazioni del portale Altroconsumo abbiamo analizzato i principali marchi online in relazione ai loro tempi d’attesa per le consegne e ai loro sistemi di prenotazione e acquisto sui siti ufficiali.
Partendo da un marchio ben radicato sul territorio come Esselunga, si è riscontrato che il sito web non è esattamente in linea con le scorte effettivamente disponibili. Molto spesso dopo aver completato la prenotazione dei prodotti ed essersi diretti al check out ci si è accorti che tali non sono disponibili. Le consegne sono state organizzate in slot con pagamento da 7,90 euro, ma viste le richieste i più fortunati hanno dovuto attendere anche 16 giorni per l’arrivo della merce.
Il noto marchio francese Carrefour
Un disastro digitale che ci ha fatto riscoprire i piccoli negozi di quartiere che nel frattempo sono corsi ai ripari realizzando una piccola rete di consegne a domicilio nel raggio di pochi km. Speriamo che tale esperienza ci abbia insegnato qualcosa ora che siamo in Fase 2.